Gabriele Zen

Gabriele Zen nasce a Prato, in Toscana, il 2 agosto 1980.
Fin da ragazzo scrive racconti senza sapere bene il motivo. Studiando per assistente sociale e avvicinandosi alla professione di aiuto alla persona comprende il potenziale della narrazione. Tra i vari studi, si specializza presso la Libera Università dell’Autobiografia in scritture relazionali di cura e formazione autobiografica.
Analizza per anni questo inscindibile intreccio di storie, personali e fantastiche, andando ad approfondire la narrazioni a 360 gradi, per dare vita nel 2011 a un modello specialistico di Scrittura Terapeutica denominato Scrittura Autocreativa® . Coltiva la sua grande passione per la scrittura creativa continuando a formare persone al suo utilizzo tramite un approccio che definisce Scrittura Esperienziale, in cui la persona, le sue emozioni, e il gruppo con le sue dinamiche, diventano il crogiolo in cui ciascuno può riconoscere la sua unicità e potenzialità per forgiare il suo potenziale di scrittore.
Per tre anni conduce laboratori di scrittura con disoccupati ed è probabilmente da questa esperienza che prende vita Federico, sociologo disoccupato che desidera, a modo suo, dar voce alle migliaia di persone che si trovano in questa condizione. Federico è un romanzo amaro e grottesco, che da un lato fa sorridere chi lo legge, dall’altro potrebbe aprire a più di uno spunto di riflessione sull’incertezza del nostro tempo.
A oggi Gabriele lavora in giro per l’Italia facendo il consulente professionale specializzato per lo sviluppo e la gestione di progetti e percorsi formativi in area sociale. Quando è a Prato riceve i clienti presso il proprio studio lavorando tramite la Consulenza Sociale di Cura da lui ideata, sull’orientamento e lo sviluppo dell’identità della persona. Quando non ne può più di “sociale” si dedica alla sua forma preferita di ritiro ed isolamento spirituale, quello che alcuni sportivi aitanti chiamano trail running e che lui preferisce definire corsa meditabonda sul Monte Ferrato.
Ogni tanto riesce a tornare anche a casa, dove trova la sua famiglia, unica capace di fornire quel minimo di equilibrio che ancora gli consente di poter progettare e sognare quella “comunità solidale” tanto cara a quel sociologo disoccupato e terrorista del suo amico.
Ha pubblicato:
“Manuale di Scrittura Autocreativa” collana AUTO-NOMIA, Carrara Industria&Letteratura, 2016

Federico - Biografia non autorizzata di un disoccupato pratese ai tempi della crisi (a cura di Luca il giornalaio)

Federico è un sociologo disoccupato che vive a Prato, città collassata dalla crisi economica caratterizzata da una forte immigrazione. In seguito a una serie di eventi che reputa “anomici”, incivili o lontani dal tema a lui caro della “comunità solidale” decide di recludersi in casa e autodistruggersi mediante le dipendenze, ma la poliassunzione vista come metodo per togliersi la vita non ottiene gli esiti sperati. Professandosi fondatore del fronte pirata per la redistibuzione assalta un veliero, ruba una barchetta e viene viene arrestato come scafista dalla guardia costiera. Processato, si presenta in “tunica” e parla come Gesù a Pilato. Affidato in prova ai servizi sociali, viene inviato a lavorare al forno crematorio, che convertirà in un termovalorizzatore per creare energia rinnovabile… Queste sono solo alcune delle avventure che Federico racconta a Luca, l’amico giornalaio, mentre sconta la sua pena e svela cosa rende tutti gli esseri umani uguali anche se di fede e di razza diversa… la disoccupazione. Nella disoccupazione si ricrea la comunità solidale.